La casa delle bambole – Ghostlander di Pascal Laugier

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La casa delle bambole - Ghostlander di Pascal LaugierRecensione di Gordiano Lupi.

La casa delle bambole – Ghostlander (2018)

Regia, Soggetto, Sceneggiatura: Pascal Laugier. Musiche: Todd Bryanton. Case di Produzione: 5656 Films, Mars Films, Logical Pictures, Inferno Pictures, Highwire Pictures, Kinology, Radar Films. Distribuzione Italia: Midnight Factory. Titolo originale: Incident In a Ghostland. Paese di Produzione: Canada, Francia, 2018. Lingua: inglese. Durata: 91’. Genere: Horror. Interpreti: Crystal Reed (Elizabeth “Beth” Keller), Emilia Jones (giovane Beth), Anastasia Philips (Vera), Taylor Hickson (giovane Vera), Mylène Farmer (Pauline), Rob Archer (orco), Kevin Power (donna orribile), Adam Hurtig (marito di Beth), Denis Cozzi (figlio di Beth).

Siamo rimasti in pochi appassionati di horror, anche perché film davvero de paura – come diceva Lucio Fulci – se ne fanno sempre meno e i registi che frequentano il genere si limitano a citare il passato, con poca ricerca di un nuovo, abbastanza difficile da trovare. Il francese Pascal Laugier (1971), invece è d’altra pasta, ci precipita in un film cupo e angoscioso che consiglio solo ai veri amanti del cinema del terrore, perché tutto quello che ci dice non è soprannaturale, ma potrebbe davvero accadere (purtroppo è successo).

Tutto ruota attorno a una famiglia composta da madre separata con due figlie che va a vivere in una vecchia casa semi abbandonata e durante una notte di tregenda subisce un attacco da due loschi figuri: una donna crudele e un mostro orrendo, pedofilo e folle. Il bello del film è che niente è come sembra. Beth, la protagonista che sogna di fare la scrittrice, pare aver superato il trauma di quella notte orribile, sembra aver realizzato il suo sogno di scrivere storie come H. P. Lovecraft (il suo idolo, che incontra in una breve sequenza), ma le cose non sono così semplici, i misteri di un’orribile aggressione sono ancora più inesplicabili. Non aggiungo altro sulla trama.

Dico solo che il film è girato in un Canada da tragedia, fotografato con luce crepuscolare, ripreso ad alta tensione, con molte citazioni (Shining di Stanley Kubrick, L’ora del lupo di Ingmar Bergman), suspense palpabile, sequenze che fanno davvero star male il povero spettatore impreparato. Horror franco-canadese, cupo e senza speranza, claustrofobico, girato quasi tutto in interni cadenti e in esterni desertici, persino surreali.

Per assurdo, la sua forza sta nella credibilità della messa in scena e nel fatto che tutto quel che accade è possibile. Pascal Laugier fa tutto da solo, scrive e sceneggia, oltre a girare con mano sicura e ottima direzione di attori. Siamo di fronte a uno specialista del genere, autore di documentari e cortometraggi, che ha debuttato nel 2004 con l’horror fantastico Saint Ange, replicando con il crudo Martyrs (2008) e con il terribile I bambini di Cold Rock (2012), fino alla realizzazione di questo Ghostlander, sei anni dopo. Se amate l’horror dovete vederli. La casa delle bambole è stato passato in Prima Tv da Rai 4 – la TV degli orrorofili – ed è ancora disponibile su RaiPlay. Non perdetelo.

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